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Warner Music Italy acquisisce un nuovo giovane talento della scena urban italiana. Dopo l’ingresso nel roster di Geolier e Fedez, è il turno di Artie 5ive, che già nel 2020 era in distribuzione ADA/Warner Music Italy.

 

Una direzione nazionale di stampo urban

Si tratta dell’ennesimo colpo mandato a segno per la casa discografica che dallo scorso novembre è sotto la guida di Pico Cibelli (Presidente) e Marco Masoli (Head of A&R); nell’ultimo anno Warner Music Italy ha infatti inserito nel proprio roster i nomi più importanti del panorama urban/rap nazionale. Una mossa che segue la volontà della major di differenziare la proposta italiana, di stampo prettamente urban, da quella internazionale, che include artisti del calibro di Sia, Ava Max, entrambe nella divisione Atlantic Records, e Dua Lipa.

A partire dallo scorso marzo, Warner ha firmato anche Clara, reduce dal successo di Origami all’alba e della serie Mare fuori, e Wayne, ex membro della Dark Polo Gang, che si sono aggiunti, tra gli altri, a Irama e Rondodasosa, già facenti parte della famiglia italiana della major.

Il ruolo di Pico Cibelli

Cibelli non è un nome nuovo nell’industria discografica italiana; attivo dal 1996 in realtà minori come A&R e Product Manager, è entrato in Universal Music Italia nel 2000, lavorando per oltre dieci anni a progetti della caratura di Club Dogo, Fabri Fibra, Marracash e Eiffel65, che hanno esportato la musica italiana nel mondo. Puntare all’internazionalizzazione del  prodotto musicale nostrano è sempre stata una prospettiva rilevante per Pico Cibelli, che nel suo periodo in Sony Music ha potuto lavorare anche a fianco dei Måneskin; del suo passaggio in Warner Music Italy spiega: “È una mossa incredibilmente eccitante per me unirmi al team […] e assumere questo ruolo nell’industria musicale italiana. Gli appassionati di musica in Italia hanno sempre apprezzato il repertorio nazionale, ma questa tendenza si è accelerata negli ultimi anni, rendendo più importante che mai per noi firmare e coltivare i talenti locali. Il successo di artisti come i Måneskin ha anche dimostrato che gli artisti italiani possono conquistare il mondo, cosa che vedremo sempre più spesso nei prossimi anni.”